SCIAMANESIMO
La parola sciamano (che significa “colui che conosce”) appartiene alla cultura tunguso-siberiana, ma di fatto lo sciamanesimo si ritrova, sotto diverse forme, ma con lo stesso comune denominatore, in tutte le culture del mondo. Troviamo la figura dello sciamano presso i Nativi americani, gli Inuit dell’Alaska, gli aborigeni dell’Australia, presso le popolazioni della Polinesia, dell’Africa, del Centro America, dell’Amazzonia, dell’estremo Oriente e nel Nord Europa (soprattutto in Lapponia). Nell’Europa occidentale lo sciamanesimo si riconduce alla cultura celtica e in particolare alla figura dei Druidi.
Attualmente stiamo assistendo ad un ritrovato interesse per le pratiche ed esperienze sciamaniche, che una volta erano riservate solamente a pochi prescelti, ma che oggi sono rese più accessibili a chi intende approcciarvisi con la mente e il cuore aperti. La spiritualità è un elemento innato dell’essere umano e ognuno di noi è in grado di avere esperienze mistiche, che possono avvenire spontaneamente o possono essere agevolate da una guida esperta.
Non dimentichiamo che anche illustri scienziati, in particolare psicologi ed antropologi, si sono interessati fortemente ai fondamenti delle pratiche sciamaniche. Tra i nomi più illustri spicca quello di Carl Gustav Jung, a cui seguono quelli di alcuni fondatori della psicologia transpersonale, che integra gli aspetti spirituali e trascendenti dell’esperienza umana con la struttura della psicologia moderna, primo fra tutti Stanislav Grof.
Sono sempre stata affascinata dalle tradizioni sciamaniche e dall’approccio spirituale alla vita che le contraddistingue. Il desiderio in me di intraprendere un percorso esperienziale e formativo in pratiche sciamaniche si è fatto molto più forte dopo aver sperimentato stati di non ordinaria coscienza, che mi hanno portato a provare una profonda connessione con la Natura e con l’intero Cosmo.
Ciò che caratterizza il praticante di sciamanesimo è una modificazione ed un ampliamento del proprio stato di coscienza, che gli permette di percepire la realtà in modo che definirei più “allargato”. Questo stato permette di vedere al di là dell’ordinario e di interagire con quelli che vengono definiti i Mondi Sottili, dove lo sciamano è in grado di viaggiare intenzionalmente e dove può raccogliere conoscenza e potere per se stessi o a favore degli altri.
I presupposti su cui si basa lo sciamanesimo oggi trovano conferma nelle più recenti scoperte della fisica quantistica. Il “Principio di non località”, la “dualità onda particella”, il concetto di tempo circolare, l’esistenza di universi paralleli (solo per fare alcuni esempi) e tante altre scoperte scientifiche non fanno che confermare ciò che gli sciamani affermavano già in tempi antichissimi.
Lo sciamanesimo non è una religione perché non si basa su dogmi, ma la verità è ciò che lo sciamano sperimenta e vive personalmente durante i viaggi che effettua in stati di non ordinaria coscienza.
Per indurre lo stato di trance lo sciamano si affida normalmente all’utilizzo di suoni ripetitivi, come quelli prodotti dai sonagli o dal tamburo, oppure si può avvalere di certi tipi di danza o di respirazione.
Un fattore dominante dello sciamanesimo è la profonda connessione con la Natura che implica un grande rispetto per tutti i suoi elementi e la responsabilità di prendersi cura di essa. In quest’ottica lo sciamano agisce solo per il bene dell’umanità e utilizza tutte le sue risorse esclusivamente in armonia con le leggi naturali basate sull’amore.
Le tecniche sciamaniche, anche attraverso i rituali e la simbologia, utilizzano un linguaggio che parla alla parte più profonda di noi, aiutandoci ad entrare nello spazio del cuore. Lì possiamo ricevere intuizioni, aprirci alla connessione con la nostra parte più spirituale rappresentata dal nostro Guaritore Interiore. Il praticante di sciamanesimo, attraverso il sostegno dei propri alleati spirituali, aiuta la persona in questo cammino interiore e il suo scopo è quello di favorire processi di autoguarigione e consapevolezza di sé.
Lo sciamanesimo, come dice Sandra Ingerman, è un sentiero di vita; è un modo di rapportarsi e di percepire la realtà in modo diverso, oserei dire più ricco, oltre gli schemi a cui siamo abituati nella nostra società. La via dello sciamano ci permette di essere più vigili ed attenti anche ai segnali che l’Universo continuamente ci invia e ci permette di essere più sensibili al mondo che ci circonda e da cui non siamo separati.