Reiki
Come definire il Reiki? Sostanzialmente si tratta di trasmissione di Amore Universale e di Energia Pura. Sulle sue origini ci sono varie versioni ma, alla fine, il nome di Mikao Usui è sempre associato alla figura principale di riferimento per quanto riguarda il Reiki. Pare che risalga a 2500 anni fa e che sia nato in Tibet. I principi del Reiki sono infatti strettamente collegati alla filosofia buddista. Il Reiki, per favorire il benessere psicofisico e spirituale della persona, si avvale dell’energia che fluisce liberamente nell’Universo. Parte di questa energia viene trasmessa attraverso l’imposizione delle mani di un operatore, che funge da canalizzatore, là dove, per vari motivi scarseggia. Lo scopo ultimo è quindi quello di riarmonizzare energeticamente l’individuo
L’operatore Reiki si limita a fungere da antenna e canale di scorrimento dell’energia che proviene dal Campo con l’intenzione focalizzata sul massimo bene dell’individuo, senza aspettative specifiche e quindi con un atteggiamento neutrale ma non per questo distaccato o distante. Lo scopo ultimo è quindi quello di riarmonizzare energeticamente l’individuo nei modi e tempi giusti per lui, senza creare forzature e affidandosi all’intelligenza del flusso energetico.
Il Reiki tradizionale si divide in vari livelli che prevedono delle vere e proprie iniziazioni a cui gli operatori si devono sottoporre e che simboleggiano il passaggio da una situazione di estraneità a situazioni di sempre maggior conoscenza e pratica del Reiki. In particolare il terzo livello, il Reiki Master, comporta per l’operatore una grande crescita personale e l’impegno ad applicare i principi del Reiki alla propria vita.
Oltre al Reiki tradizionale sono nate altre scuole che ne espandono i principi. In particolare il metodo Karuna Reiki rafforza ulteriormente la compassione e la consapevolezza che ogni essere vivente è connesso con ogni elemento dell’Universo e quindi interdipendente.