In un approccio olistico, che possa davvero definirsi tale, deve essere necessariamente considerato anche l’aspetto spirituale dell’individuo.
Nei tempi antichi si faceva spesso ricorso a discipline con approccio spirituale, che fino a pochi anni fa erano considerate solamente retaggi di credenze popolari e quindi sottovalutate se non addirittura derise. Oggi, esse hanno cominciato ad essere rivalutate anche alla luce dalle più recenti e rivoluzionarie scoperte della fisica quantistica e della neuroscienza moderna.
Esistono numerosi studi che confermano quanto l’aspetto spirituale, nutrito attraverso la fede e la preghiera, sia determinante nel favorire l’autoguarigione.
Lo sciamano interagisce con i mondi visibili ed invisibili per ristabilire un equilibrio tra corpo, mente e spirito.
Gli stati di non ordinaria coscienza, sperimentati dagli sciamani durante i rituali di “guarigione,” sono sempre più oggetto di studio ed interesse da parte della medicina e della psicologia, in particolare del movimento della psicologia transpersonale, che concilia la psicologia occidentale con il misticismo e la spiritualità.
In questo contesto, per me hanno un ruolo importante tutte quelle discipline o pratiche che tramite l’imposizione delle mani, l’utilizzo di suoni ancestrali, il respiro, la meditazione, ci riportano ad una dimensione più sottile che ci connette con la sfera dell’anima e con una Fonte Universale di energia.
Tra le pratiche da me utilizzate che rientrano in questa categoria:
- SCIAMANESIMO
- REIKI